Riunioni Annuali Associali-NIC

RIUNIONE ANNUALE 2015

Spendere meno o spendere meglio? Il contributo della medicina basata sulle prove

Torino - 22 Maggio 2015

Qual è la “parola chiave” per limitare lo spreco in sanità? Quali sono le principali sorgenti di spreco? Come liberare risorse da investire per offrire più servizi e più salute? L’importanza e l’attualità delle discussioni intorno alla sostenibilità economica del Servizio Sanitario Nazionale sono ormai innegabili da parte di tutti i soggetti coinvolti, da chi deve operare delle decisioni (politici, amministratori, personale sanitario) come da chi risente degli effetti di quelle decisioni (tutti, in quanto cittadini). La necessità di ripensare i costi della Sanità si lega al manifestarsi di divergenze, anche profonde, che spesso si riscontrano quando si affrontano questioni complesse e di importanza vitale per la società: analisi e soluzioni diverse si confrontano.

Si discute se sia sufficiente spendere meglio (riducendo spreco, inefficienza e inappropriatezza, ed eliminando la corruzione), o se sia necessario prevedere anche una riduzione del finanziamento per il SSN (spendere meno). La prima ipotesi è maggiormente sostenuta e difesa dai professionisti sanitari, la seconda da chi privilegia la riduzione del debito alla spesa per il welfare. Tutti però dovrebbero essere d’accordo per evitare una riduzione del finanziamento che non sia accompagnata da una seria, efficace ed equa revisione dell’uso delle risorse all’interno del SSN. In questo contesto di crescente attenzione alla riduzione degli sprechi è sembrato particolarmente opportuno riflettere anche su inefficienze e sperperi interni al mondo della ricerca, anch’esso con ampi margini di miglioramento e con forti responsabilità sulla carenza di buone prove utilizzabili per migliorare la qualità del SSN.

Pur consapevoli che la medicina basata sulle prove non sempre fornisce conoscenze sufficienti per informare scelte complesse in sanità (altri valori e criteri sono spesso preponderanti), è convinzione dell’Associazione che un uso attento e trasparente delle migliori prove disponibili in questi processi decisionali sia razionalmente ed eticamente irrinunciabile.


RIUNIONE ANNUALE 2014

Gli amori difficili. Ricerca e comunicazione possono andare d'accordo?

Milano - 23 Maggio 2014

C’è davvero di che preoccuparsi: il frutto di anni di lavoro e di grandi investimenti per la ricerca resta troppe volte inutilizzato dal personale sanitario, dai decisori, dai cittadini sani o malati. Quasi due milioni di articoli pubblicati ogni anno sulle circa 28 mila riviste scientifiche non sono sufficienti a trasferire le migliori evidenze nella pratica quotidiana, nell’assistenza al paziente o nella definizione di strategie efficaci di politica sanitaria: la ragione è molte volte in una insufficiente capacità dicomunicare i risultati della ricerca.

Per questa ragione, l’Associazione ha deciso di dedicare a questo argomento la propria Riunione annuale 2014. È un tema di grande attualità sul quale la Cochrane si sta interrogando da tempo: del resto, è sempre più frequente che sia nei bandi di ricerca, sia nella determinazione del budget degli studi sia allocata una quota finalizzata alla pubblicazione e disseminazione dei risultati. La complessità dell’ecosistema della comunicazione proponesfide nuove ai ricercatori. Da una parte, il compito di divulgare sembra facilitato; dall’altra, la ricchezza dei media e degli strumenti impone una conoscenza non superficiale dei diversi mezzi e delle opportunità che ciascuno teoricamente offre. Ed è proprio l’esigenza concreta di saperne di più che ci ha suggerito di dare al convegno un’impronta più pratica possibile: come usare i social media, come sfruttare la popolarità e la fruibilità del format di Wikipedia, come lasciare che siano le immagini e le infografiche a parlare, come interagire con un giornalista coscienzioso per metterlo nelle condizioni per raccontare la ricerca.

È probabile che una migliore comunicazione al pubblico si traduca anche in un più aperto confronto sui risultati della ricerca all’interno della stessa comunità scientifica e in una più precoce applicazione di quanto di utile sia scaturito dagli studi di buona qualità.


RIUNIONE ANNUALE 2013

Open. Dalla condivisione dei risultati ad una ricerca trasparente per il bene comune.

Napoli - 13 Dicembre 2013

L'Associazione Alessandro Liberati - Network Italiano Cochrane ha promosso un convegno su un tema di grande attualità: l’accessibilità ai dati e la trasparenza della ricerca scientifica. Open: dalla condivisione dei risultati ad una ricerca trasparente per il bene comune. Leggi l'annuncio del Presidente dell'Associazione e del Direttore del Centro Cochrane.

Open come snodo di una serie di questioni molto attuali e importanti. Come parola chiave non ancora "autorizzata" in una sanità che continua a escludere invece di includere proponendosi come itinerario per percorsi condivisi. Una parola che promette complessità anche per la ricchezza degli ambiti in cui può essere declinata e dalla molteplicità degli sguardi sul futuro che può suggerire.